Un dolore atroce, una morte che lascia attonita Bibbiena e la provincia di Arezzo. Un uomo che, al mattino, è andato al lavoro e non è più tornato. Lascia moglie e figli Francesco Brenda, 51 anni, dipendente di una ditta di calcestruzzi, morto cadendo in una tramoggia in località Nave, appunto a Bibbiena.
La tramoggia è una sorta di imbuto dove vengono smaltiti gli scarti di produzione. E’ finito nel macchinario e per lui non c’è stato niente da fare. Troppo gravi le ferite. Sotto choc i suoi colleghi, i dipendenti, i vertici dell’azienda, la Mariotti Calcestruzzi.
L’episodio è accaduto poco dopo le 10. Disperato l’allarme al 118. Francesco Brenda lavorava da molto tempo alla Mariotti Calcestruzzi ed era considerato un lavoratore esperto. Dato l’allarme, oltre al 118 sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che adesso cercheranno di ricostruire cosa è accaduto all’interno dell’azienda e perché l’uomo sia caduto dentro il macchinario.
Paolo Capone, leader Ugl: “Tragedia inaccettabile”
“Esprimo il cordoglio dell’Unione generale del lavoro alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita per le gravissime lesioni riportate dopo essere caduto in una tramoggia presso un’azienda di calcestruzzo a Bibbiena, in provincia di Arezzo. Un ennesimo dramma sul lavoro che non può essere tollerato o derubricato a mera fatalità. Siamo in presenza di una vera e propria strage che non è degna di un Paese civile. Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di intervenire per intensificare i controlli soprattutto nei settori più esposti a rischio infortuni. È fondamentale, inoltre, rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di porre l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sul fenomeno in atto per ribadire ancora una volta basta stragi sul lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Giuseppe Dominici, segretario regionale Ugl Toscana.